Paulao lascia lo staff della Nazionale azzurra di beach volley dopo quattro anni. A ufficializzarlo è uno dei suoi pupilli, Adrian Carambula, da due stagioni allenato dal tecnico di origine brasiliana (ma ormai di stanza a Roma dove ha sposato la ex azzurra Roberta Marini) con uno struggente post di addio su facebook.
Nonostante l’ultima stagione con due staff distinti, uno con a capo Paulao a Roma con Ranghieri/Carambula e uno con a capo Varnier a Ostia con Lupo/Nicolai, era difficile pensare che il coach brasiliano potesse restare in azzurro dopo la decisione, ancora non ufficializzata ma ormai nell’aria da tempo, dell’assegnazione del ruolo di commissario tecnico della nazionale maschile a Matteo Varnier. Per l’allenatore di origini brasiliano è pronto un contratto quadriennale in Israele alla guida della nazionale locale.

Ecco come Adrian Carambula ricorda il suo, ormai ex, allenatore:
“Paulão…. è difficile accettare di dirsi addio. Tanta gente potrebbe pensare che eri solo il mio coach, ed è così ma tra noi c’era qualcosa di più grande. Il tuo amore, i tuoi abbracci, i tuoi schiaffi in faccia e le nostre risate insieme sembravano più quelli di un rapporto tra un padre e un figlio. E’ per ciò che questo viaggio è stato unico e indimenticabile. Quindi grazie per essere stato umile, onesto, per mettere la famiglia sempre prima di tutto, per aver condiviso questa avventura con tanta passione e per avermi mostrato quello che serve per vincere. E’ quello che ti rende un campione.
Ti voglio bene. Adri”.

Dal 2012 l’Italia, con Paulao alla guida, è diventata un’autentica potenza a tutti livelli del beach volley mondiale: ben 7 gli ori azzurri nei tornei del circuito mondiale negli ultimi cinque anni. Da aggiungere a questi successi gli 11 secondi posti e i 10 bronzi conquistati dalle coppie di casa nostra per un totale di ben 28 podi in cinque anni, a cui vanno aggiunti i due trionfi europei firmati da Lupo/Nicolai, l’argento continentale di Ranghieri/Carambula e il fantastico argento di Lupo/Nicolai alle Olimpiadi di Rio, dopo il doppio quinto posto a cinque cerchi conquistato sempre da Lupo/Nicolai e da Menegatti/Cicolari a Londra 2012.
Professionalità, capacità di entrare nella testa degli atleti e di farli rendere al massimo, di plasmare l’atleta e di insegnargli come superare al meglio i momenti difficili e anche una innata dote di simpatia che lo ha reso uno dei campioni più amati ai tempi in cui macinava gioco e risultati sulla sabbia di mezzo mondo, hanno fatto di Paulao il personaggio chiave della affermazione del movimento azzurro del beach, sia tra gli uomini che tra le donne, dove sicuramente ha avuto meno impatto. Con lui tutto il movimento è cresciuto: ha preso in mano una squadra giovane e molto interessante e l’ha portata dove difficilmente si poteva immaginare.